L'istituto della "totalizzazione" consente a tutti quei lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali, e che altrimenti non potrebbero utilizzare, tutta o in parte, la contribuzione versata, di acquisire il diritto ad un'unica pensione di vecchiaia, di anzianità o ai superstiti. Il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, meglio noto come "Decreto salva Italia", nel novero delle misure introdotte per contrastare l'attuale crisi economica e in seno alle modifiche del sistema pensionistico, contiene un'importate novità per tutti coloro che, nel corso della vita lavorativa, hanno cambiato più volte lavoro. Consente cioè di "totalizzare" - cioè cumulare insieme per ottenere un'unica pensione - anche i periodi contributivi di durata inferiore ai tre anni. La manovra va incontro a molti lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti e, in particolar modo, i lavoratori parasubordinati, collaborazioni e lavoratori a progetto iscritti alla "Gestione separata", i cui contributi non avrebbero potuto essere ricongiunti ad altra cassa o fondo di previdenza. Il fascicolo si completa con una dettagliata selezione di normativa e prassi che ripercorre i passaggi fondamentali che hanno determinato le attuali modifiche.
|